Con l’avvicinarsi dell’inverno, i fotosub iniziano a preferire le mete esotiche come destinazione per effettuare i loro reportage fotografici subacquei.

Uno dei problemi che ci troviamo a dover affrontare é la gestione della nostra attrezzatura fotografica che oltre ad essere ingombrante e composta da molte parti e anche pesante; da qui nasce il dilemma se imbarcarla nel bagaglio in stiva o portarla a bordo nel bagaglio a mano.
Un primo problema nasce con le dimensioni sia del bagaglio a mano che per quello in stiva: ogni compagnia aerea ha le sue misure ma tutte concordano con il risultato finale: la somma non deve essere superiore a 158 cm per il bagaglio da stiva e 115 cm per quello a mano. Poi ogni compagnia, a seconda del tipo di tariffa e di destinazione consente da un minimo di 23 Kg e un solo bagaglio in stiva, fino a 32 Kg e anche due bagagli in stiva; mentre per il bagaglio a mano il peso varia dai 6 Kg, fino ai 12 Kg.
Detto questo iniziamo a fare dei distinguo:
1 – Dal peso del bagaglio a mano va escluso il peso dell’attrezzatura fotografica composta da un corpo macchina, uno o due obiettivi e un flash a slitta: questi possono essere trasportati addosso o inseriti all’interno del bagaglio a mano dichiarando prima questo contenuto.

Uno dei problemi maggiori consiste nel dover trasportare una quantità abbastanza elevata di batterie e accumulatori; vediamo come affrontare questo aspetto.

La Federal Aviation Administration (FAA) statunitense stabilisce chiaramente che “i passeggeri possono portare la maggior parte delle batterie di tipo consumer e dispositivi elettronici portatili a batteria per il proprio uso personalenel bagaglio a mano. Nel caso delle batterie sfuse “devono essere protette dai danni e dai cortocircuiti”; anche i dispositivi elettronici hanno bisogno di un certo grado di protezione per evitare “l’attivazione accidentale e il surriscaldamento”.
In linea generale, quindi, sia nei voli europei che in quelli statunitensi, nel bagaglio a mano sono permessi sia i dispositivi elettronici dotati di batteria sia le batterie sfuse.

Ma queste devono essere opportunamente confezionate e non possono eccedere il numero di 20 pezzi per singolo passeggero. Fino a qualche anno fa, nelle Filippine, si veniva fermati se si portavano le batterie a Litio nel bagaglio a mano, mentre ne consentivano il trasporto nel bagaglio in stiva. Gli accorgimenti da adottare per rendere “innocue” le nostre batterie sono:

  • Chiuderle nella loro confezione originale OPPURE
  • Coprire i terminali con il nastro adesivo OPPURE
  • Riporre ogni batteria in una busta di plastica separata o in un astuccio protettivo
  • È necessario spegnere le batterie di tutti i dispositivi elettronici (ad es. macchine fotografiche, telefoni cellulari e computer portatili) in modo da evitarne l’accensione accidentale quando vengono riposti nel bagaglio da stiva.

Personalmente utilizzo un contenitore appositamente studiato per il trasporto delle batterie anche in numero maggiore a 20 e nel bagaglio in stiva. Questo contenitore, dal costo di pochi euro, lo si può acquistare su vari negozi online, come eBay o Amazon, giusto per citare quelli più famosi e noti. Si inseriscono le batterie in piedi e con lo stesso polo rivolto verso l’alto; il contenitore dispone di alcuni elementi mobili coni quali possiamo bloccare le batterie per evitare che si muovano: sono isolate sia tra di loro che con l’esterno e sono protette da ogni tipo di evento accidentale.

Passiamo adesso alla trattazione della parte più delicata: il trasporto degli obiettivi, degli oblò e dei flash.
Per il trasporto, sempre nel bagaglio a mano, degli obiettivi, utilizzo dei contenitori imbottiti e dotati di separatori interni, in cui ripongo, anche con i relativi astucci morbidi, tre obiettivi per ogni contenitore.
Questi sono dei contenitori che si possono trovare nei negozi di pesca, come ben si può intuire dalla marca: li utilizzano per il trasporto di particolari tipi di mulinello molto delicati e dal costo abbastanza alto.

Normalmente inserisco nel bagaglio in stiva sia gli oblò che flash, per far questo utilizzo dei contenitori, anch’essi reperibili nei negozi di pesca, imbottiti e con una pratica maniglia (molto utile anche nel caso di trasporto in barca, sia per proteggere dagli urti che dagli spruzzi d’acqua): in ognuno di questi possono stare due flash del tipo Ys-D2 o Z330 e relativi cavi in fibra o anche con connettore Nikonos; un oblò del tipo mini o microdome e un oblò macro per il 60mm e un anello di prolunga. Volendo ottimizzare ulteriormente gli spazi, possiamo inserire qualcosa, opportunamente protetto, all’interno degli oblò. Essendo questi contenitori ben realizzati come imbottitura garantiscono una buona protezione nel trasporto all’interno del bagaglio in stiva.

Questi contenitori hanno prezzi molto accessibili, arrivando a costare al massimo tra i 7 e i 20 euro. Inoltre hanno una buona capacità e resistenza agli urti e agli agenti atmosferici oltre che all’acqua salata. L’ingombro non è molto più grande di altri tipi di elementi protettivi, ma sono sicuramente molto più funzionali, protettivi e pratici.
Raccomandi di provvedere sempre all’impacchettamento (tramite materiale plastico estensibile) dell’intero bagaglio da stiva in modo da garantirsi una maggiore sicurezza in caso di apertura da parte di terzi oltre che una maggiore resistenza agli urti e agli eventuali strappi.

Infine per il mio bagaglio a mano ho optato per questo comodo e pratico zainetto-trolley in cui inserisco, in un’apposita tasca, anche il mio computer portatile, insieme al caricabatterie, il mouse, il computer subacqueo. In questo zainetto-trolley trova posto la mia custodia Easydive Leo con all’interno la fotocamera Nikon. Al di sopra di essa il contenitore protettivo con all’interno gli obiettivi: Tokina 10-17, Nikkor 60 Macro e Nikkor 85 (o 105) Macro. La maniglia estensibile abbinata alle ruote posteriori ne facilita il trasporto durante i vari trasferimenti all’interno degli aeroporti. Inutile e evidenziare come le misure di questo zainetto siano compatibili con quelle della maggior parte delle compagnie aeree: infatti la somma dei tre lati non supera i 115cm stabiliti dalla convenzioni internazionali.

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